Un altro argomento sul quale gli anarchici hanno da sempre combattuto un’importantissima battaglia di libertà è il trattamento del disagio psichico da parte dell’autorità. In realtà, il trattamento psichiatrico in Italia non è riservato ai soli sofferenti di disturbi mentali: come ampiamente dimostrato, la psichiatria mantiene a tutt’oggi il suo ruolo di gestione del dissenso radicale e della sofferenza sociale. E questo ruolo lo svolge “prendendosi cura” anche di persone che le istituzioni non riescono a piegare con altri sistemi, a prescindere da qualsiasi considerazione relativa all’effettiva pericolosità sociale. La psichiatria è spesso associata all’abuso di sostanze che addormentino prima, sradicando poi, ogni deviazione umana dai percorsi imposti dalla società.
Come già raccontato in un precedente articolo, le vittime di questo sistema sono spesso innocui cittadini come il nostro compagno Francesco Mastrogiovanni, ucciso il 4 agosto 2009 nell’ospedale pubblico di Vallo della Lucania (SA) dopo più di tre giorni legato al letto di contenzione senza cibo né acqua. La morte è stata documentata dalle telecamere del reparto come potete vedere in questo precedente articolo de L’Anarchico ove è riportato uno stralcio della trasmissione Mi manda RAI3 dedicata all’argomento.
Anche su questo argomento, vorrei partire dal lavoro del giornalista RAI Riccardo Iacona e dei suoi collaboratori nel programma RAI3 Presa Diretta, che ha dedicato parte della puntata del 20 marzo 2011 agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG). Il documento è derivato dal lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, presieduta dal senatore PD Ignazio Marino, che ha documentato il vergognoso e intollerabile trattamento di esseri umani, in quelli che lo stesso Marino ha definito “inferno dei dimenticati”. Marino ammette che, in gran parte, si tratta di persone che hanno commesso piccole bagattelle (reati minori) e che vengono rinchiuse, spesso per sempre, e subiscono trattamenti inumani che nulla hanno a che vedere con la cura. Piangerete guardando questo video: però spero possa servire a risvegliare le coscienze di tutti su questo argomento dimenticato:
Combattere questa situazione è quindi un imperativo morale prendendo esempio anche da chi questa battaglia la porta avanti da molto tempo. Uno dei compagni più attivi nella lotta
antipsichiatrica è Sabatino Catapano, ricoverato molti anni fa (due volte) nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, in quanto ribellatosi ad una carcerazione ingiusta. Sabatino conosce bene l’utilizzo autoritario e violento della psichiatria per soggiogare l’individuo ribelle e ha scritto diverse cose che, pur settantenne, va a presentare in tutta Italia su invito di collettivi ed individualità che intendano lottare contro questo scandalo.
Vi consiglio senz’altro di leggere il suo ultimo libro autoprodotto: “Il Sopravvissuto” che contiene il documentario video “Quando la dignità diventa follia – la storia di Sabatino Catapano” di Andrea Searle Villarroel e Christian Brogi. Un articolo che approfondisce l’argomento è stato pubblicato dal compagno Alberto Prunetti su Carmilla online.
Qui un bel video (in due parti) su Sabatino che spero vi faccia venire voglia di invitarlo a presentare il suo libro, il dvd e i suoi energetici spettacoli teatrali per sensibilizzare le persone sulla situazione di tantissimi esseri umani dimenticati:
Un’altra possibilitàper sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, non alternativa alla prima, è quella di contattare e supportare il Comitato Verità e Giustizia per Franco Mastrogiovanni.